Danilo Valenti, Narnese, presidente da 30 anni della cooperativa di Terni Cosp Tecno Service, guiderà la Lega Regionale delle Cooperative e Mutue dell’Umbria per i prossimi 4 anni e, in particolare, verso la costruzione di un “Terzo tempo della cooperazione”. L’Assemblea, molto partecipata, che ha visto la presenza di 170 delegati e una cinquantina di ospiti (13 febbraio), si è svolta presso il Centro Congressi Quattrotorri, è iniziata con un minuto di silenzio per le vittime del terremoto e ha visto la partecipazione delle principali cariche istituzionali della Regione. Il neo eletto presidente nella sua relazione ha voluto ringraziare il presidente uscente Dino Ricci per i suoi 10 anni dedicati all’organizzazione e ha precisato che “l’ingresso in quello che possiamo definire il terzo tempo della cooperazione comporta il dover fare i conti con logiche di cambiamento e trasformazioni del contesto sociale che costringono le cooperative a sviluppare non semplicemente strategie di carattere adattivo, ma soprattutto di carattere trasformativo, cioè volte a governare il cambiamento e non esserne governati. Dobbiamo ogni giorno immaginare il futuro”, ha dichiarato.
Andrà alla guida di una realtà che conta circa 450mila soci e 16.213 cooperative con un valore della produzione aggregato di 6 miliardi di euro. Il valore aggiunto all’economia locale è del 9,4% con con alcune grandi imprese che sono leader nei loro mercati di riferimento e sono tra i big player dell’economia regionale e nazionale. Tra le prime 15 imprese umbre, per valore della produzione, 4 sono cooperative di cui 3 associate a Legacoop.
I lavori congressuali, a cui sono intervenuti, tra gli altri, Donatella Tesei, presidente della Regione Umbria, Edi Cicchi per il Comune di Perugia, Stefania Proietti per la provincia di Perugia ed esponenti del mondo politico, sindacale e imprenditoriale regionale, sono serviti per fare il punto sullo stato di salute del movimento cooperativo e sulle prospettive future.
“Vorrei davvero provare – ha proseguito Valenti – ad essere il presidente di una Legacoop che avvia una nuova fase della cooperazione in Umbria. E vorrei farlo insieme a tutti voi, con senso di responsabilità e nella consapevolezza condivisa che la complessità del momento attuale impone la volontà e la disponibilità dello stare uniti. Riusciamo, oggi noi cooperatori ad essere realmente utili alla società? Sì possiamo essere utili, possiamo dare risposte con i nostri valori, le nostre regole e le nostre idee, e saremo, siamo, chiamati a farlo tutti insieme, uniti”.
I temi di riflessione del Congresso sono stati verso alcuni punti importanti come il ricambio generazionale di questo tipo di impresa, sulla necessità di investire in formazione cooperativa potenziando le relazioni con l’Università degli Studi di Perugia per sviluppare insieme start up ed idee imprenditoriali e sociali ed investire anche in relazioni con le altre centrali cooperative ma più in generale con le altre associazioni di categoria e i soggetti dell’economia sociale. Sono tutte sfide che ls cooperazione dovrà saper cogliere per raccogliere e provare a declinare in Umbria, ma anche per dare risposte a nuovi bisogni delle comunità, come area interna del Paese, iniziando dai piccoli comuni.
I repentini cambiamenti impongono a questo mondo di lavorare con più vigore nel rafforzamento e nella competitività distintiva delle imprese, sostenendo, come e stato ribadito, percorsi d’innovazione e di digitalizzazione, per la qualità del lavoro non a svantaggio del lavoro.
Molti studi recenti, hanno evidenziato che le imprese cooperative sono un vero modello di resilienza, questo deriva senza dubbio dai principi e dai valori cooperativi, ma anche da alcune regole che contraddistinguono la forma di impresa cooperativa, tra cui le riserve indivisibili e la governance democratica dell’impresa.
Il congresso regionale di Legacoop è stato anche l’occasione per l’elezione dei delegati che parteciperanno al congresso nazionale, previsto dal 3 al 4 marzo a Roma.